Ep.38: Il “già” e il “non ancora”: L’introduzione all’escatologia

La parola “escatologia” deriva da due parole greche, eschatos e logos, e significa la dottrina delle ultime cose. Ma dobbiamo comprendere che tutto il cristianesimo è, in un vero senso, escatologico. I teologi sistematici mettono l’escatologia alla fine dei loro sistemi a motivo di una organizzazione logica. Però, i teologi biblici – come Geerhardus Vos – ci ricordano che in realtà l’escatologia precede tutto. Essa è il tessuto e la trama della Scrittura. Dall’inizio alla fine, dalla Genesi all’Apocalisse, l’intera Bibbia è escatologica nella sua prospettiva. Ogni credente è già nel Regno di Dio, gode le sue benedizioni e ne condivide le responsabilità. Allo stesso tempo, il credente comprende che il Regno è ora presente solo nel suo stato provvisorio e incompleto, e, quindi, aspetta la sua finale realizzazione alla fine dell’età nella risurrezione.

In quest’episodio, i pastori Mike, Gavino e Vincenzo iniziano una serie sull’escatologia, parlando della tensione tra il “già” e il “non ancora”.

Michael Brown

Rev. Michael Brown è il pastore della Chiesa Riformata Filadelfia e Ministro della Parola e dei Sacramenti dalle United Reformed Churches of North America (URCNA). È l’autore di molti articoli e diversi libri, tra cui Il vincolo sacro: Introduzione alla teologia del patto (2012), Christ and the Condition: The Covenant Theology of Samuel Petto (2012) e 2 Timothy: commentario espositivo sul Nuovo Testamento (2022).

© ligonier.org, © Chiesa Riformata Filadelfia

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Ep.37: Il grande mandato